Equilibrio
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Che ruolo ha l'equilibrio nella nostra vita quotidiana?
Come nella puntata precedente, anche in questa abbiamo un paio di 'ospiti': due persone affezionate a Pardes che partecipano con un messaggio preregistrato.

Che ruolo ha l'equilibrio nella nostra vita quotidiana? Che rapporto abbiamo costruito o stiamo costruendo con l'equilibrio?

Il primo ospite ci racconta che la ricerca dell'equilibrio nasce fin da quando siamo piccoli. Come quando arriva il momento di togliere le rotelle della bicicletta: lì, con un po' di sana incoscienza, troviamo quell'equilibrio.

Il secondo ospite, invece, ci confida di percepire l'equilibrio tutte le volte in cui le sue identità plurime sono in armonia. E questo - dice - accade in momenti rari.
Alla lunga però, la nostra ricerca di un equilibrio può diventare ossessiva e spasmodica. Allora può essere utile ripartire da chi siamo.

Siamo cioè degli equilibristi, che possono passare solo lungo il filo? E se magari siamo in cerca anche di armonia, il nostro spazio di movimento non dovrebbe essere molto più ampio? Non dovremmo sperimentare diversi movimenti, compresa anche la caduta?

Poi c'è un equivoco diffuso: credere che l'essere "squilibrati" nelle proprie abitudini (senza ledere gli altri) sia a prescindere un difetto. Potrebbe invece essere una condizione essenziale per trovare un proprio personale modo di muoversi socialmente.

In certi gruppi, per esempio, il vero equilibrio lo si trova attraverso il contrasto. Non tramite il compiacente atteggiamento di volere un accordo per forza.

E anche in un'azione per noi assimilata fin da bambini (il camminare) l'adattamento all'equilibrio lo si raggiunge tramite la ricerca dello squilibrio. Il camminare, cioè, nella sua essenza è un continuo movimento ritmato di squilibrio.

E tu come ti senti in relazione al tuo equilibrio? Lo cerchi, lo rifuggi, lo accetti per come viene?

Continuiamo insieme la conversazione nel gruppo dei Pardesiani su Facebook a questo indirizzo:
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