Potendo andare indietro nel tempo, cosa diresti a te stessa/o nel passato? Cosa diresti a te stessa/o, col senno di poi, quando eri bambina/o, o quando eri adolescente o andavi all'università?
La prima ospite Sara "Saretta la pasticcera" ci rivela che guardando la foto di quand'era piccola vorrebbe consigliare a sè stessa di avere la lungimiranza di credere nei propri sogni e cercare di realizzarli con coraggio e costanza dimostrando che ciò che sembrava possibile è stato poi invece realizzato.
Dice anche che è nell'identificazione dei propri punti di debolezza che si trova la chiave per conoscere sè stessi. Ancora, suggerisce di seguire sempre l'istinto.
La seconda ospite, Silvana, vorrebbe tornare ai tempi del liceo per potersi dare questi consigli:
- trova una pratica quotidiana, una disciplina per restare presente nel qui ed ora,
- pratica della gratitudine per farla diventare lente per osservare il mondo
- festeggia i piccoli traguardi intermedi
- osa nel lanciare lontano la freccia dell'intenzione
- prenditi il lusso di poter fare errori
- cerca altri mentori con cui confrontarti regolarmente, di una certa età, connessi con il cuore, la natura, con i piedi per terra
- impara a dire di no e fare cernita il prima possibile
Federico vorrebbe avere investito in azioni Apple e bitcoin ;)
Ma ahimè, ormai è tardi. Guardando, invece, a cosa gli è stato più utile vorrebbe aver fatto due cose di più e meglio: studiare e viaggiare
che sono due modi per imparare. E imparando di più, a cascata succedono tante cose positive di conseguenza, si aprono opportunità, si instaurano abitudini, si ha occasione di conoscere persone.
Enrico esplora due sentieri.
Nel sentiero del rimorso all'enrico adolescente vorrebbe dire di fregarsene dei giudizi, paranoie, non accettazione del corpo, sentirsi strano, sfigato. Cominciare a fare esperienze di teatro, lavori in gruppo, essere ribelle nell'apprendimento delle cose, giocare di più a calcio, vivere più serenamente l'università.
Il secondo sentiero, quello dell'accettazione, lo porta a essere un mentore che all'enrico giovane dice: non farai teatro, sbaglierai la scelta universitaria, avrai dolori non elaborati, fregatene e concentrati su cosa hai. Accetta queste cose e accettati.
Priel fatica a trovare cosa suggerirebbe a sè stesso giovane perché tende ad accettare ciò che è successo non volendolo cambiare, perché l'ha portato a essere ciò che è ora. Ma volendolo fare direbbe al Priel sognatore che stava a immaginare tantissimo: "PER FAVORE ESCI UN PO'!" accetta il fatto che appena realizzi le cose, non saranno perfette. Non cercare di essere perfetto e non aspirare a sembrare perfetto. Non cercare di accontentare gli altri ed essere accettato. La vita è vissuta nelle relazioni, quindi non bisogna restare nella propria testa, ma esporsi.
Altra cosa che avrebbe voluto risolvere, è il rapporto con il denaro, che non riusciva a guadagnare nè bene, nè serenamente.
Qualunque sia la risposta di ognuno, l'esercizio di chiedersi cosa si sarebbe potuto fare è utile a ricordarci quali errori non ripetere, quali occasioni sfruttare anche ora, quali sono le condizioni che puoi creare perché le cose accadano.
E tu, cosa suggeriresti a te stessa/o di un tempo?
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