Se non ci fossero le regole, non ci sarebbe neanche libertà. Giusto? Soprattutto nei contesti sociali. Ma che cosa sono le nostre regole? Chi le pone? Chi le ha poste? Chi le segue e chi le viola?
Propone il tema della puntata Paola Russo.
Federico ricorda il suo rapporto difficile con le regole e il fatto che, quando vede tante persone d'accordo, ha una sorta di fastidio epidermico. Si chiede soprattutto cosa dobbiamo fare quando le regole non sono sentite da noi come 'giuste'.
Riguardo alla disciplina, Federico mostra gratitudine a posteriori verso la disciplina ricevuta a scuola (a suo tempo, era odiata). Disciplina che gli ha permesso di apprendere, di imparare ad apprendere e di imparare ad auto-crearsela.
Priel, ricordando il suo passato di ufficiale dell'esercito israeliano, si focalizza sulla la rigidità organizzativa dell'esercito ma soprattutto sul principio insegnato per primo: quello in base al quale si deve disobbedire a un ordine (ed è quando l'ordine viola l'umanità).
Per 'disciplina' Priel significa che 'avere un proprio metodo' e seguirlo per creare e mantenere una autoregolazione verso obiettivi personali. La metafora a cui fa riferimento (presa da un podcast famoso) è quella del 'battere il tamburo'.
Enrico, da ex studente di Giurisprudenza, ricorda che la parte più affascinante del Diritto è quello che spesso non viene compreso: cioè che, dietro l'apprendimento delle norme, c'è il senso sulla base del quale il legislatore crea le norme. Norme che devono adattarsi a una realtà sempre mutevole.
Enrico ricorda che 'disciplina' viene da 'discere' che in latino significa imparare. Per lui disciplina è affiancato a perseveranza: la disciplina, per essere tale, deve per forza durare nel lungo periodo.
Il TedX di Jocko Willink:https://www.youtube.com/watch?v=ljqra3BcqWM
Il podcast The StartUp Chathttps://thestartupchat.com
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